Land Art Project: Rigenerazione
Ci troviamo nel bel mezzo del Mediterraneo e ci teniamo tanto a sottolinearlo perché per noi è molto significativo. Ci troviamo esattamente in un rift tra la placca tettonica Africana e quella Europea. Siamo certamente in un luogo di confine; qui la terra si è generata attraverso una serie di esplosioni vulcaniche, infatti non vi è un solo vulcano ma un vero sistema vulcanico che si differenzia per chimismi diversi, creando una morfologia diversificata pur trovandosi in un’area non molto vasta.
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Qui a Pantelleria esiste una molteplicità di microclimi che influiscono sulla presenza di varietà vegetative. Ci sono innumerevoli specificità che la rendono un’isola un po' speciale, prima fra tutte la presenza al lago, chiamato dalla popolazione ‘u bagnu di l’acqua’, una depressione calderica interessata da emissioni idrotermali, in cui troviamo un’alga blu: i cianobatteri che hanno permesso la formazione dell’atmosfera e quindi l’origine della vita sul nostro pianeta. Anche se è risaputo è piacevole ricordare che solo tre esempi simili esistono al mondo.
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Esistono inoltre fenomeni di vulcanesimo secondario e la presenza di una fitta rete di sentieri che attraversano l’isola in lungo e in largo, così come la designazione a Parco Nazionale, primo tra le aree protette Siciliane, fanno di Pantelleria un ‘isola a vocazione turistica, che si rivolge a un turismo legato principalmente agli interessi naturalistici e rurali insieme alla importantissima tradizione agricola. Una tradizione dedicata alla cultura della vite ad alberello, riconosciuto come patrimonio immateriale dell’Unesco. Per gli appassionati degli sport legati alla natura questo non può che essere un paradiso.
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Lo è anche per chi cerca benessere e relax godendo dei benefici donati dalle acque termali, o dal mare stesso e poi dalla luce, che fa sognare storie antiche legate al Mediterraneo. E di esempi se ne potrebbero fare molti altri ancora…
In tutto ciò cosa c’ entra il progetto di Land art o arte ambientale che vogliamo proporre?
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Beh, pensiamo che in un posto come Pantelleria, questo tipo di arte calzi a pennello e possa solo arricchire sia l’offerta turistica che il miglioramento della vita dei residenti, quella dei più giovani e di tutte le future generazioni. Oltre ad essere inesauribile offerta di ispirazione per la ricerca e per l’indagine degli Artisti.
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Il nostro progetto è incentrato su quell'arte che si esprime direttamente nell'ambiente; che esce, dunque, da un perimetro stabilito dove la ricerca artistica è più orientata a riflettere sull’invisibile, che si inoltra a creare qualcosa che reagisce all’ambiente divenendo frutto di una relazione di ascolto profondo con il luogo in cui nasce e si inserisce il progetto stesso. Il luogo diventa la tela dell’artista, che nell’ottica del rispetto, della conoscenza e della valorizzazione, dà forma a ciò che è la sua idea. Un'idea che si realizza nell’ effimero e partecipa alla natura nella mutazione costante, essendo sensibile agli agenti atmosferici, ai cambiamenti di luce, alle correnti d’aria alla forza di gravità, mettendo in luce o sotto una prospettiva inusuale la realtà, aiutando lo spettatore a indagare e osservare fenomeni silenziosi e a volte ignorati ma che parlano di ciò che è vivo ed in continuo mutamento.
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Per poter proteggere la natura bisogna interagire con essa. Solo così, nell’instaurarsi di una relazione, si possono ottenere dei risultati che spingono l’umano verso la sensibilizzazione e la consapevolezza.
Il processo che permette all’artista di creare è, per certi versi, molto simile al gioco. Egli infatti gioca con ciò che lo circonda: legnetti, sassi, foglie o la terra stessa fino a raffigurare un‘idea, una concezione che, se pur mutabile, prende posto tra l’ordine e l’armonia che è naturalmente predisposta da Madre Natura.
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La ricerca da parte dell'artista di un significato incentrato sulla sfera sociale-ambientale con attenzione all'equilibrio e alla sostenibilità della propria produzione, contemporaneamente vuole offrire all'osservatore di esperire l'opera entrando in comunione con la sua fisicità, con il suo contesto originario, con il suo ciclo vitale.
Questo permette allo spettatore di fare esperienza attiva, creando esso stesso una relazione tra ciò che è stato visto e creato dall’artista e il territorio in cui è installata.
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A questo processo di fruizione può partecipare chiunque e il risultato che ne consegue si può intravedere facilmente. Ad esempio possono essere coinvolte le scuole di ogni ordine e grado e ogni singolo cittadino può partecipare alla reciprocità tra umano e natura.
Dobbiamo assolutamente ricordare che qui a Pantelleria, nel passato, attraverso l’architettura spontanea dei Dammusi nati come funghi in piccoli agglomerati e con l’utilizzo di soli materiali recuperati in loco o la creazione dei terrazzamenti fino alle quote più alte dei vulcani ormai spenti, si possano intendere come una dimostrazione sbalorditiva della capacità di integrazione e del dialogo che è sussistito tra uomo e natura.
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L’Arte naturale riprende le forme di percezione e ascolto per far si che questa interazione non cessi ma si sviluppi dando all’uomo la possibilità di rigenerare il rapporto con tutto ciò che lo circonda.
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Gli artisti saranno ospitati per un periodo di residenza e per la prima volta si troveranno a confrontarsi con il territorio di Pantelleria. Ciò che ne risulterà sarà un'occasione per aprire le menti; per offrire una prospettiva nuova al territorio e attraverso la contaminazione e lo scambio tra artisti, studenti, pubblico e visitatori, si creerà quella relazione intersoggettiva che è alla base dell'estetica relazionale della nuova arte.