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Elìa Fiume

L'Atelier di Modica Alta presenta Annalized_Noiose: un concerto di musica rumorista sperimentale e arte dal vivo



SULLA SITUAZIONE 4  / AUDIVISIVA


Martedi' 21 Maggio alle ore 20.30 abbiamo il piacere di ospitare Annalized_noiose

( Annalisa Pascai Saiu e Emilio Bernè ) con un corcerto di musica rumorista sperimentale accompagnato da un intervento artistico di Marco Terroni Grifola-ombre cinesi NO-

Vogliamo arricchire la mostra internazionale di mail art, Borders-Confini, ricordando la connessione con Fluxus che si sviluppò in tutto il mondo, con migliaia di partecipanti provenienti da oltre 50 nazioni. Fu Ray Johnson e la sua New York Correspondence School a sviluppare il primo network di artisti postali che si auto-definirono come tali.


Ed è appunto questo collegamento con Fluxus che ci ha ispirati a proseguire le nostre "connessioni" presentando una azione AUDIOVISIVA non convenzionale.

La mostra è aperta il Lu-Me-Sa dalle ore 16.30 alle 19.00 o su prenotazione: info@lateliermodica.it 


I MUSICISTI


Annalized_Noiose è un'alternativa alla lirica.

Annalisa Pascai Saiu_Annalized_ artista interdisciplinare sarda, performer rituale,

improvvisatrice, curatrice indipendente e underground.

Emilio Bernè_Noiose_artista italo-istriano,

batterista, improvvisatore, sound-noise performer.

Annalized ha fatto sua la tradizione dei poeti improvvisatori sardi in pieno stile parresiasta.


Un flusso sonoro di monologhi distorti, temi ironici intrecciati con canti su scale bizantine improvvisate, ora in lingue inventate, ora in greco antico.

Noiose ha origine nella combinazione di tecniche decostruttive con l'utilizzo di strumenti acustici preparati e amplificati.

Il tamburo e il no input mixer sono integrati nel set come strumenti di riferimento nella manipolazione sonora e come oggetti dinamici di una serie di azioni gestuali e performative.


Il duo vanta collaborazioni con artisti e performers da tutta Europa e non solo. Recenti sono i  tour con il batterista giapponese Ryosuke Kiyasu, il contrabbassista londinese John Edwards, l'artista serbo Nundata e il cantante del gruppo post punk russo Notchnoi Prospect Alexei Borisov.

Le esibizioni live sono svariate, il duo si è esibito in diversi palchi e festival tra Germania, Rep. Ceca, Francia, Italia, Ungheria, Grecia, Croazia, Serbia e Macedonia.


L’ A/TELIER


L’Atelier offre uno spazio ad artiste e artisti locali, nazionali e internazionali. Luogo d’incontro di diverse culture e approcci alle espressioni artistiche. Uno spazio privato all’interno di un abitazione che si trasforma in galleria. Non siamo legati a nessuna organizzazione e nessun finanziamento per garantire la nostra assoluta indipendenza.

L’arte deve essere libera, in ogni forma e norma, senza restrizioni di società e controllo dall’esterno, rappresentando la forma pura dell’espressione creativa.


L’Altelier di Modica Alta, uno spazio espositivo dove non dovrebbe esserci, semplicemente anticamera d’una abitazione trasformata ad un uso condiviso, per ospitare arte, al centro d’un quartiere che non v’è preposto, popolare e vecchio, intriso di tradizione ma non abbastanza vicino a fasti da cartolina come quello più in basso.


Vi si fermano rari turisti, quelli che sono adusi a esplorazioni faticose a percorrenza di vicoli stretti, dedali di stradine e scalinate erte, silenzi profondi, scarpinanti che s’attrezzano allo stupore dell’improvvisa apertura sul presepe di case.


È quartiere dove la domenica presto puoi fare colazione con vino e bollito, dove puoi trascorrere serate sotto le scale d’una chiesa sempre con qualcosa da bere che non necessita di mutui a tasso d’usura a conto fatto.


Basta mettere tre sedie fuori da quel posto e può fermarsi qualcuno ad occasionale passaggio, alla ricerca del belvedere con paesaggio mozzafiato, centro metri più avanti, che s’appassiona all’esposizione, si mette a discutere con lo sfondo del jazz di Miles o The Goldberg Variations di Bach suonata da Glenn Gould.


Ma pure si ferma Peppe, custode dell’imponente chiesa prossima, birra e sigaretta in mano, oppure il vecchio don Angelo, un tempo abilissimo “mastro” di muri a secco, che s’accomoda con libro in mano o grappolo d’uva della sua vigna.


Ed a chiusura dello spazio, le convergenze evolutive, il progetto che pretende trasformazione, prosegue più giù, al fresco dello slargo, a tavola, incontro di sensibilità diverse, anche solo di chi semplicemente si trova attratto da conversazioni altre.


È esperienza di sanità mentale, è progetto ricostruttivo, atto di resistenza estrema alla barbarie delle elité che pretendono pure di controllare e di guidare il senso, financo la percezione, della bellezza.


Altre esperienze ci sono senz’altro, se cominciano a sentirsi, parteciparsi, creano discontinuità, la potentissima – e terribilmente fragile – società dello spettacolo non se lo può permettere.


Di Giovanni Carbone


Informazioni e prenotazioni:


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